Il futuro dell'informazione sul web: gratuita o a pagamento?

Il settore dell’editoria libraria sta cambiando, cambia soprattutto con l’ebook, o libro elettronico, un libro in formato elettronico (o meglio digitale) da poter sfogliare con appositi lettori come l’iPad, l’iPhone, etc. Sul mercato oramai gli ebook reader sono assolutamente concorrenziali anche nel prezzo e con una qualità di visione nettamente migliore rispetto al passato (si parla solo di due anni fa).

Internet è gratuito per definizione perché è una rete e la rete è stata creata per essere a disposizione di tutti e facilitare lo scambio informazioni. Aldilà del costo della connessione si discute sul fatto se i contenuti editoriali debbano essere a pagamento oppure no. Per ragioni soprattutto di crisi si è pensato di far pagare le notizie e in questo senso ci sono stati alcuni tentativi ma in generale siamo ancora lontani da una simile mossa. Però i supporti tecnologici non classici come per esempio gli smartphone hanno iniziato a fornire applicazioni a pagamento per leggere i quotidiani e lo stesso succederà con l’arrivo in Italia dell’iPad. Ma cosa sono gli smartphone e l'iPad (o più in generale i tablet computer)?

  • Smartphone: Uno smartphone è un dispositivo portatile che abbina funzionalità di gestione di dati personali e di telefono. La caratteristica più interessante degli smartphone è la possibilità di installarvi ulteriori programmi applicativi che aggiungono nuove funzionalità. Questi programmi possono essere sviluppati dal produttore dello smartphone, dallo stesso utilizzatore, o da terze parti. Oggi esistono smartphone con connessione GSM/GPRS/EDGE/UMTS e che utilizzano le tecnologie Bluethooth e Wi-fi per le comunicazioni con altri dispositivi. Lo smartphone al momento più famoso (e anche il più diffuso insieme al BlackBerry) è l’iPhone della Apple.
  • iPad: è un tablet computer prodotto da Apple in grado di riprodurre contenuti multimediali e di navigare su Internet. È inoltre retrocompatibile con le applicazioni per iPhone. Il dispositivo dispone di uno schermo da 9,7 pollici con retroilluminazione a Led e supporto al multi-touch. Tecnicamente cambia il modo di essere connessi con la realtà, l’iPad ha grande capacità di memoria, di fruibilità, è come portarsi dietro un computer, un televisore, una biblioteca. Non è piccolissimo ma nemmeno grande. Il problema non è nella fisicità del mezzo ma il problema è cosa si può fare con il mezzo

Il mercato a questo punto lo fanno i produttori delle macchine e non quelli dei contenuti. Tutti i giornali possono essere disponibili sul mercato a 0,79 euro o a 1,39 euro, il costo lo ha deciso Apple perché i giornali devono avere lo stesso prezzo di giochi, o altro.

Diminuiscono le vendita di giornali ma essi continuano comunque a crescere in modo forte e dunque ci troviamo di fronte alla necessità di far pagare qualcosa per poter sostenere i costi, per mantenere i bilanci in attivo. Fare un giornale costa, tutto ciò che è fisico con il web va in crisi, quindi l’informazione online dovrà in futuro essere pagata anche se poco. ( Per esempio il New York Times ha da poco annunciato che dal 1 gennaio 2011 sarà disponibile online solo a pagamento).

Il dibattito che c’è in questo momento è fra chi è a favore della gratuità delle informazioni su internet perché se lo spazio è gratuito, la rete è gratuita allora è necessario e giusto non far pagare i contenuti e fra chi invece sostiene l’idea che su internet le informazioni debbano essere a pagamento. Dal punto di vista editoriale la gratuità è un suicidio, la filosofia della gratuità è fondamentalmente giusta ma praticamente insostenibile.

I primi a sbagliare sono stati gli editori perché quando c’è stato il boom dello sviluppo del web sono stati estremamente generosi, si è sviluppata una corsa a dare l’informazione, una rincorsa dettata anche dalla cattiva percezione del fenomeno della crescita degli utenti (22 milioni di computer in Italia di cui solo 14 milioni navigano in internet). In questo momento la politica editoriale più diffusa fra i giornali online è quella di pubblicare l’edizione cartacea e soprattutto in Italia sul web troviamo anche gli aggiornamenti delle stesse notizie. E’ un problema sopratutto di modello produttivo, si produce troppa informazione online che porta così ad un affollamento sulla pagina web di articoli, immagini e video.

E' probabile anzi forse inevitabile, dunque, che in un prossimo futuro tutte le maggiori testate giornalistiche forniranno le notizie sul web solo a pagamento.

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